top of page

Progetti / Collaborazioni

Sicilian Improvisers Orchestra

La Sicilian Improvisers Orchestra è il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena contemporanea e sperimentale.​

 

Fondata da Lelio Giannetto, contrabbassista e figura di rilievo del panorama musicale, recentemente scomparso, si costituisce per eseguire musiche del nostro tempo, dalle forme espresse in notazione tradizionale a quelle più radicali e della composizione istantanea. Il suo organico è composto da musicisti provenienti da diversi ambiti musicali e generazionali.

Coniugando musica, cultura e società, la SIO ha svolto una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere.

L'ensemble ha collaborato, tra gli altri, con Silke Eberhard, Michael Fischer, Jeremy Peyton Jones, Edoardo Marraffa, Christopher Dell, Sebastian Gramss, Carl Ludwig Übsch, Gunda Gottschalk, Giulia Tagliavia, Ulrich Gumpert, Christian Kobi, Daniele Roccato, Michel Doneda, Thollem McDonasche in molti casi hanno composto appositamente per la Sicilian Improvisers Orchestra.

L’ensemble è inoltre specializzato nelle pratiche esecutive della conduction e soundscape composition. 

La SIO è attualmente composta da Eva Geraci flauto, Benedetto Basile flauto, Marcello Cinà sassofono soprano, Dario Compagna clarinetto, Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici, Giuseppe Greco chitarra, Gandolfo Pagano chitarra preparata, Alessandro Librio violino, Giuseppe Guarrella contrabbasso, Alessandra Pipitone pianoforte.

LassatilAbballari

I LassatilAbballari nascono nel 2007 in seguito all'incontro tra Michele Piccione e Benedetto Basile. Nel corso degli anni l'assetto del gruppo subisce numerose modifiche fino a giungere alla formazione attuale con la quale si presenta sui palchi italiani ed europei.

Il progetto, concepito inizialmente intorno alla ricerca, valorizzazione ed interpretazione del patrimonio musicale del sud italia, oggi abbraccia un'area di interesse vasta che comprende la musica da danza dell'intera europa.
Il ballo ed il movimento, tramite le musiche da danza tradizionali, sono quindi il centro del lavoro del gruppo; attraverso queste, l'essere umano è invitato riappropriarsi del suo tempo.
Lo strumentario utilizzato è estremamente variegato: si va dalle percussioni (tamburi a cornice di matrice meridionale, rik, bodhran, cajon, darbuka, cucchiai, conchiglie, castagnette, gran cassa) ai flauti, agli strumenti a sacca (zampogna, cornamusa, gaita), alla fisarmonica, chitarra acustica, chitarra battente, lira calabrese, voci…
Il gruppo nel 2011 incide il primo CD intitolato "Suoni delle danze del Sud" che riscuote un notevole successo tanto in Italia quanto all'estero.
Da questo momento l'attività live dei LassatilAbballari si intensifica e il quintetto si esibisce in numerosi festival italiani, europei e negli USA.
Nel 2012 il gruppo incontra Eugenio Bennato, con il quale inizia una profiqua collaborazione artistica, culminata in una serie di concerti con il noto folk singer.



 

Centro delle Arti e delle Culture Arci TavolaTonda

Partendo dalla definizione del termine "cultura" in senso antropologico ("ogni produzione materiale e spirituale dell’essere umano in quanto membro di una società") il Centro Tavola Tonda si propone di studiare e diffondere tanto la cultura tradizionale siciliana quanto quella appartenente ad altri paesi dell'Europa e del Mediterraneo, con particolare attenzione verso la musica e la danza, sviluppando strutture e servizi utili alla trasmissione dei saperi tradizionali.
Partendo da questo assunto è stata creata la Scuola Popolare di Musiche e Danze Tradizionali.
Non si tratta di una operazione di pura testimonianza di un passato che non c’è più, bensì della rivalutazione ed attualizzazione di un patrimonio culturale e di un linguaggio che negli ultimi decenni sono stati ridotti al silenzio.
Non si tratta soltanto di raccontare la nostra storia, le nostre radici, ma di metterle in comunicazione con il presente, con la realtà in cui viviamo colmando la distanza, lo iato, che si è creato tra la nostra generazione e le precedenti.
Basti pensare a quanto è accaduto oltre oceano con le forme di musica tradizionali americane: il Blues, il Jazz, il R’n’B, il Gospel, e così via. Da linguaggi prevalentemente legati a un mondo contadino, meridionale e a forte matrice razziale, oggi sono divenuti patrimonio di un’intera società, attraversando i secoli, le generazioni, la geografia sociale e umana. Ieri raccontavano della fatica degli schiavi, del loro lavoro, delle relazioni tra uomo e donna, del rapporto con la spiritualità; oggi parlano sempre della vita ma in altri contesti, parlano del disagio nelle città, prendono atto delle trasformazioni sociali che si sono succedute rompendo anche il muro della differenza di razza, si interrogano sul presente delle relazioni di genere. Insomma da forma di comunicazione ascrivibile a una parte della popolazione ben circoscritta e riconoscibile, sono divenuti oggi linguaggio universale.
La nostra tradizione, merita la stessa attenzione e la stessa rivalutazione. Merita di diventare “senso comune”.

 

SPAZI, STRUTTURE E INIZIATIVE

Il Centro ArciTavolaTonda presenta all'interno della propria struttura un Museo degli strumenti etnici e tradizionali siciliani, la Scuola popolare di danza e musica tradizionale del l'Europa e del Mediterraneo, una sala multidisciplinare, una sala rappresentazioni che ospita ogni anno decine di spettacoli ed una caffetteria. Inoltre ha prodotto diversi spettacoli e progetti artistici rappresentati in giro per l'Italia, oltre a laboratori sulle musiche, gli strumenti e le danze tradizionali.

Curva Minore Piccolo Ensemble

Curva Minore Piccolo Ensemble

Alessandro Librio: violino, viola, elettronica

Benedetto Basile: flauti

Eva Geraci: flauti

 

Curva minore piccolo ensemble è composto da musicisti provenienti da una formazione musicale e culturale orientata in senso pluridisciplinare, assecondando l’attuale tendenza della musica di ricerca.

Caratteristica che accomuna i suoi componenti è l’interesse verso il confronto tra la musica espressa secondo la notazione tradizionale e nuove forme di composizione dei suoni.

La proposta concertistica prevede, infatti, alcuni classici del repertorio del secondo ‘900, ma anche nuove composizioni, alcune scritte per l’ensemble e cui sono state dedicate, includendo anche compositori siciliani.

La presenza di giovani compositrici costituisce una naturale quanto attuale pratica inclusiva.

 

Il CURVA MINORE piccolo ensemble si è esibito presso la Galleria Subalpina a Torino per la XXXII edizione della rassegna Musica in Mostra per Rive-Gauche Concerti diretta dal M° Riccardo Piacentini, il FestivalL REEVOX - NH. GMEM presso il Centre National de Création Musicale de Marseille, il Wim Festival Bern, l'ORT di Wuppertal, l'Istituto Italiana di Cultura di Colonia, l’Accademia Nazionale della Musica e della Danza di Tallinn e numerose altre prestigiose sedi.

 

 

Programma 1

Musica Italiana. Tradizione continua /continua Tradizione

Giacinto Scelsi Maknongan (1976) per solo contrabbasso

Carla Magnan I fili del canto (2015) per contrabbasso ed elettronica

Federico Incardona Tre frammenti (1999) per violino solo

Giovanni Damiani Tratto di bocca come tratto su corda per violino e nastro magnetico

Antonio Scarlato Contrasti (1993) per flauto solo

Paolo Minetti Chant oublié (2001) per flauto solo

Maria Radeschi In un Sol momento (2017) per flauto, flauto basso, violino, contrabbasso

Lelio Giannetto Diatoms I (2000) per trio

Lelio Giannetto Diatoms II per trio (2017) bendato

Basile, Librio, Giannetto Non-Composizione (1999) per trio

 

Programma 2

Composizioni istantanee e improvvisazioni​

 

 

Curva Minore

Ilinx

Ma perché chiedo silenzio / non credete che muoia mi accade tutto il contrario/accade che sto per vivere 

(Pablo Neruda)

Ilinx è una parola latina il cui significato originario è “gorgo”, nel libro della classificazione dei giochi di Roger Callois, con questo termine si indicano i giochi di vertigine, cioè ogni gioco in cui il piacere è rappresentato da una ricerca di “panico”, come ai giochi del Luna Park o agli esercizi dei dervisci danzanti.
Il gioco vertiginoso....metafora dell'abbandono di un ruolo definito imposto.

Un cammino inesorabilmente pieno di timori, verso il proprio sè imprigionato nelle pieghe di una pesante coperta di condizionamenti. Ilinx è uno spettacolo dove danza, suoni ,immagini e parola si fondono, un viaggio che passa dall'alienazione al risveglio, un risveglio impregnato di stupore verso sè stessi, nello scoprirsi nel deformarsi e ritrovare il proprio assetto autentico, di condivisione, di gioia dell'essere. Le immagini proiettate sullo schermo sono la prosecuzione dello spazio scenico,
le musiche eseguite dal vivo sono frutto di laboratori sperimentali di danza e suono.
Ilinx decostruisce un corpo, nei suoi dondolamenti, nei suoi percorsi sicuri, sempre uguali, nelle sue esitazioni, attraverso uno squarcio di

luce, un riflesso allo specchio, scopre un passaggio che può trasformare la realtà, un passaggio nel “kaos", inteso come spazio beante, contenitore infinito di possibilità, ascolto, un suono ancestrale come un flusso di coscienza che ti riconduce al bruciore nel cuore, un corpo che libera se stesso perchè incapace di contenere un anima che vibra per sentire le radici nelle sue gambe e le ali nelle sue braccia, universo di emozioni libere di fluire, aprire gli occhi, essere.

Progetto e regia: Mara Rubino.

Interpeti: Mara Rubino, Oria, Benedetto Basile.

Musiche e testi: Benedetto Basile, Oria, Mara Rubino.

Visual: Robin Udo

Tecnico del suono: Giovanni Aprile

Realizzazione costumi: Oria

Collaborazioni occasionali

  • Pura Bossa Nova: I grandi classici della canzone brasiliana d’autore, da Dorival Caymmi a Caetano Veloso passando per Antonio Carlos Jobim e gli altri storici compositori del Samba-Canção, interpretati da Alessandro Panicola, cantante e chitarrista che da anni compie un'attenta ricerca sulla musica brasiliana e sulle sue forme espressive più genuine ed autentiche.​​​​

 

  • Jethro Tull Tribute: Concerto tributo alla mitica band britannica ed al suo leader Ian Anderson realizzato dai Monnalizard in collaborazione con il flautista Benedetto Basile. Nel 2019 la band aggiunge al proprio repertorio l'esecuzione integrale del capolavoro tulliano Thick as a brick, autentica opera rock costituita da un unico brano della durata di circa circa 45 minuti.

  • Facebook Basic Black
  • Twitter di base nero
  • SoundCloud base nera
  • YouTube base nera
  • LinkedIn base nera
  • Tumblr base nera
bottom of page